STORIA

01.01.2014 00:00

I primi abitanti di questa zona dell'Adriatico furono i Piceni, che occuparono l'attuale zona del porto e una zona interna situata al confine col comune di Sirolo. La città venne in seguito dominata dai Dori, popolazione greca fondatrice della vicina Ancona, per poi passare sotto il controllo romano dopo la battaglia di sentino (oggi Sassoferrato) nel 295 a.C. Durante il regno di Augusto la cittadina era compresa all'interno della Regio V Picenum , a cui apparteneva l'attuale costa meridionale marchigiana e la parte settentrionale della provincia di Teramo. Con la caduta dell'impere d'Occidente Numana divenne un possedimento dei Longobardi, i quali occuparono anche alcune città costiere marchigiane e romagnole più note come pentapoli; tali località, funestate dalle guerre e distrutte dai terremoti vennero infine restituite al Papa dal re franco Carlo Magno, che ivi lasciò il Crocifisso Miracoloso, simulacro proveniente dalla Terra Santa. Passata sotto il controllo pontificio,la città venne designata come diocesi e centro culturale del Medioevo,durante il quale diventò uno dei  Castelli di Ancona. Dimenticata nei secoli successivi, la cittadina venne annessa al Regno d'Italia nel 1860, a seguito della battaglia di Castelfidardo, che aveva inoltre stabilito il passaggio dell'Umbria e delle Marche sotto il controllo del neo-stato guidato dai Savoia. Residenza estiva di nobili famiglie romane sin dalla fine dell'OttocentoNumana fu, insieme ad Ancona ,sede della diocesi di Ancoana e Numana  diventata successivamente arcidiocesi di Ancona e Osimo. Unita a Sirolo, divenne comune autonomo nel 1928; a partire dagli anni settanta  grazie alla costruzione del porto turistico, Numana è una località turistica affermata, insignita dal 2000 con la BANDIERA BLU  della FEE.